In occasione della mostra dell’artista Mattia Moreni “Dai lavori antichi all’umanoide tutto computer” che si terrà il 1 maggio al Convento dell’Osservanza di Brisighella (via F.lli Cicognani 37), BorgoIndie è felice di presenziare per un aperitivo organizzato in associazione con Il lavoro dei contadini. Vi aspettiamo alle ore 18.00 per un calice di vino e raccontarvi in anteprima cosa vi aspetta nel fine settimana del 4 e 5 maggio targato BorgoIndie
Chi era Mattia Moreni
Artista pavese, dopo un periodo torinese durante il quale si accosta all’espressionismo e dopo un’adesione al postcubismo, Mattia Moreni entra a far parte del “Gruppo degli Otto” che intende superare la frattura avvenuta nel 1950 tra realisti e astrattisti con il termine dell’esperienza del “Fronte nuovo delle arti”.
Nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia e si trasferisce successivamente a Parigi dove conosce Michel Tapié ed espone alla Galérie Rive Droite con i maggiori esponenti dell’Informale. Dai primi anni Sessanta inizia a inserire nelle sue opere segni di riferimento oggettuali che aprono, dal 1964, al ciclo delle “angurie”.

Le due mostre personali del 1994-95, aprono infine una chiave di lettura “contenutistica” per il ciclo conclusivo del racconto pittorico di Moreni: gli Umanoidi. Negli ultimi decenni l’opera di Moreni si è svolta in gran parte in Romagna: in particolare a Santa Sofia – dove esegue cinque grandi autoritratti e la monumentale opera scultorea La mistura (1976-1984) e dove partecipa a più edizioni della rassegna d’arte contemporanea Premio Campigna – e a Brisighella.
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